Articoli

Manipolazioni chiropratiche tecnica flexion-distraction

Che cos’è la tecnica chiropratica flexion-distraction di Cox?

E’ facile trovare dei video sul WEB, ma in definitiva che cos’è la tecnica flexion distraction? a che cosa serve? perchè funziona?

Esistono diversi approcci in trazione e flesso-distrazione per il trattamento lombare e il metodo Cox sembra distinguersi per due peculiarità:

  • L’appoggio della mano sulla colonna vertebrale del paziente, che lo delinea come metodo manuale-assistito.
  • L’utilizzo della mano come feed-back per agire su un segmento vertebrale specifico.

La tecnica è nata inizialmente per il trattamento dell’ernia lombare ma oggi è applicata normalmente per tutte le altre affezioni del tratto lombare ed è stata adattata anche alla colonna cervicale.

Storia della tecnica chiropratica flexion-distraction

La tecnica fu elaborata dal chiropratico James Cox a partire dal 1964 e perfezionata negli anni. Cox si ispirò ai principi del chiropratico e osteopata Floyd Blackmore applicandoli inizialmente ad un lettino marca McManis evoluto successivamente nello Zenith-Cox® nel 1984. Buona parte della dedizione di Cox è derivata anche dalla sua stessa esperienza come paziente che lo ha portato, a causa anche della scarsa attenzione all’igiene posturale e lavorativa, ad un’operazione d’urgenza in seguito ad una sindrome della cauda equina. Nel metodo Cox non a caso sono contenute anche indicazioni sullo stile di vita. Il metodo è insegnato dal 1990 presso National Chiropractic College, successivamente National Health Science University.

Razionale fisiologico della tecnica chiropratica Cox

  • I dischi intervertebrali non hanno ampio apporto di sangue il turnover metabolico è correlato ai movimenti della colonna vertebrale
  • Durante la lateroflessione i fluidi sono rilasciati sul lato della flessione e assorbiti sul lato opposto.
  • Inoltre durante la flessione-distrazione si verifica una diminuzione della pressione discale che, secondo Cox, favorirebbe il riassorbimento dell’ernia grazie alla spinta del legamento longitudinale posteriore.
  • Il movimento mobilizzerebbe anche eventuali aderenze legamentose.

Esecuzione della tecnica flexion-distraction

Il paziente è posizionato prono, quindi la mano monitor si posiziona a livello del segmento erniato. Inizia a seguire il movimento di flesso-estensione che vinee adattato alla tollerabilità del paziente. I sintomi non devono aggravarsi, il dolore dovrebbe essere più tollerabile o centralizzarsi.
La ritmica può variare, tra le più tipiche 4 secondi x 5 volte, oppure 20 secondi x 6 volte. Con pausa 10 secondi tra le serie, per un totale di 2 minuti di lavoro attivo. Per aumentare la trazione, sempre in base alla tolleranza del paziente, il clinico può premere le caviglie del paziente o legarle con una cinghia.

Misura dell’outcome post-manipolazione

L’outcome è misurato con gli stessi test che sono stati utilizzati in fase diagnostica, tra i quali:

  • Oswestry Pain Index
  • Roland-Morris Pain Questionnaire
  • Scala visiva del dolore

La misurazione avviene ogni 2-3 settimane. I pazienti con dolore severo sono trattati con frequenza quotidiana, mentre i casi meno importanti 2-3 volte a settimana.

Controindicazioni alla tecnica flexion-diastraction di Cox

  • Dolore di severità tale da non poter avere alcun approccio al paziente. In questo caso occorre utilizzare solo i farmaci.
  • Sindrome della cauda equina
  • Fratture
  • Lussazioni
  • Cancro
  • Infezioni
  • Artriti acute
  • Malattie vascolari
  • Malattie sistemiche
  • Segni neurologici ingravescenti

Accertamenti scientifici

  • Le ernie postero-laterali rispondono meglio rispetto a quelle laterali
  • La pressione discale diminuisce sensibilmente

Case Report numerosi (1000) riportano mediamente risultati soddisfacenti:

  • 83% di pazienti con distorsione lombare
  • Ernie in L4-L5 66%
  • Spondilolistesi 60%
  • Solo 8,7% è progredito verso la cronicità dopo 12 settimane
  • Il numero medio dei giorni per ottenere un outcome positivo è stato 30, con risoluzione in 3 mesi

Segui in nostri corsi in tecniche di manipolazione chiropratica
vai al calendario sul sito  www.spinalmanipulationacademy.net

Bibliografia

  • Copperstein R., Gleberzon B.J.
    Technique Systems in Chropractic, (c) 2018 R. Copperstein;
  • Cox J.M.
    Low Back Pain: Mechanism, Diagnosis, and Treatment, Lippincott Williams & Wilkins, 2011
Previous Article

Spondilolistesi e manipolazioni vertebrali

Next Article

Nuovo corso di tecniche chiropratiche avanzate

Fabio Perissinotti osteopata

Fabio Perissinotti D.O., m-FT, MSc. Sport Physio, BSc. SS.
Direttore Spinal Manipulation Academy